“Complicare le cose semplici è da tutti; rendere semplice, tremendamente semplice la complessità, questa è vera creatività.” Charles Mingus (1922 – 1979)

Questo blog è parte di un grande sforzo di Planetek Italia per migliorare la qualità della comunicazione con i propri clienti aumentando le occasioni per discutere dei nostri prodotti e dei nostri servizi. Non deve essere confuso con un tentativo di aprire un nuovo canale di comunicazione, come detta la moda del momento, ma visto nel complesso di un progetto per migliorare il coinvolgimento dei nostri clienti nei nostri processi di innovazione.

Il 7 Aprile 2009 scorso l’Unione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sul tema dell’interazione tra Design e Innovazione dal titolo: “Design as a driver of user-centred innovation”. Questa iniziativa non ha colto di sorpresa Planetek Italia, impegnata in uno sforzo di revisione dei propri processi interni ormai da più di un anno, con l’obbiettivo di evolvere nell’impostazione dei propri processi di progettazione di servizi e sistemi, da un’ottica centrata sulle applicazioni a quella centrata sui propri Clienti – anzi sui propri Utenti.

Per chiarire il significato di questo approccio al Design è utile riportare la definizione che ne dà il documento dell’Unione Europea: “Design for user-centred innovation is the activity of conceiving and developing a plan for a new or significantly improved product, service or system that ensures the best interface with user needs, aspirations and abilities, and that allows for aspects of economic, social and environmental sustainability to be taken into account”.
Questa definizione operativa chiarisce che il processo di progettazione che prevedeva un’analisi dei requisiti utente, una conseguente specifica del servizio o prodotto, una fase realizzativa e una consegna finale, deve essere sostituito da un percorso nel quale gli utenti giocano un ruolo centrale esprimendo bisogni, ambizioni e capacità e che tenga conto di aspetti quali la responsabilità sociale, l’ecologia e la sostenibilità economica.

Quindi la scelta della Planetek Italia è stata quella di declinare questo processo nei sistemi e nei servizi di Geomatica e di Osservazione della Terra da noi offerti da più di quindici anni.
Per farlo abbiamo avviato un progetto di ricerca con lo IUAV di Venezia approfittando di una lunga storia di collaborazione con il Gruppo di Luigi Di Prinzio e dell’esistenza di una delle migliori scuole universitarie di Design per circoscrivere il tema del Design nel campo dell’informazione geografica.

Il primo equivoco da superare è il dubbio che per Design si intenda il disegno dell’interfaccia grafica di un sistema, anche se, come vedremo più avanti, l’ergonomia di un interfaccia è parte del processo di Design, la faccenda è molto più complessa ed è legata in modo profondo alle modalità di progettazione, manutenzione ed evoluzione dei prodotti e dei servizi. Ad esempio è giustamente diffusa la convinzione che i sistemi enterprise siano oggetti molto complessi, difficili da usare ed incomprensibili per gli utenti.
A questo non sfuggono i sistemi geografici enterprise che rappresentano spesso una interfaccia utente carina con sotto architetture software di vent’anni fa. Un primo grande cambiamento è quindi cercare di produrre il più presto possibile un sistema per il nostro cliente che rappresenti in modo realistico il prodotto finito e che consenta all’utente di verificare che quello che produrremo sarà proprio quello che si aspetta, in una parola un prototipo.

Un altro problema, centrale nella nostra attività, è spiegare ai nostri Utenti cosa fanno i nostri sistemi, a cosa servono i nostri servizi, cosa rappresenteranno le nostre immagini. Anche in questo caso l’utilizzo di prototipi e di esempi consente di rendere comprensibile la complessità.

E quindi, immediatamente dopo aver introdotto il Design come approccio all’innovazione, diventa fondamentale valutare e confrontare quello che i nostri utenti pensano dei nostri prodotti, se e in che modo sono soddisfatti, quali funzionalità gli sono utili, quali vorrebbero cambiare.

In definitiva vogliamo valutare quali siano le sensazioni dei nostri utenti nell’utilizzare i nostri sistemi e servizi.
Di qui il progetto di questo spazio blog: geo(e)xperience.

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