Alluvioni e le frane rappresentano storicamente i disastri naturali più devastanti. Prevedere o, almeno mitigare, tali eventi assume un’importanza strategica per il progresso e il benessere della nostra società. I danni economici e sociali derivanti da tali disastri sono in costante aumento nel tempo, anche a causa del cambiamentoclimatico, della crescita del PIL mondiale e della popolazione. Tradotto, un numero sempre maggiore di persone è esposto a tali rischi, come confermato anche da un recente rapporto dell’ Intergovernmental Panel on Climate Change.

I satelliti e le consolidate tecniche derivate dall’ Osservazione della Terra sono validi alleati delle amministrazioni statali, regioni e locali e degli studi di ingegneria impegnati nella realizzazione di opere di mitigazionedelrischio. Tra le loro capacità, spicca la possibilità di avere a disposizione una macchina del tempo.

L’intelligenza satellitare

Negli ultimi anni la piattaforma Rheticus è diventata uno standard tecnologico di supporto a tutte le fasi del ciclo di vita delle opere d’ingegneria: progettazione, esecuzione lavori e manutenzione opere post-operam.

In particolare, Rheticus Displacement consente il monitoraggio degli spostamenti millimetrici del territorio ed il loro trend storico negli ultimi decenni. I parametri usati per valutare il livello di stabilità dell’area sono le misure di spostamento elaborate da serie storiche di immagini acquisite da satelliti RADARe la velocità e accelerazione dei punti di misura. I punti di misura sono individuati automaticamente dall’algoritmo di processing e sono geolocalizzati su suolo, edifici e infrastrutture.

Conoscere il passato, per migliori decisioni progettuali

L’ Analisi storica dei movimenti è un passaggio chiave per l’individuazione delle soluzioni progettuali delle opere, distinguendo aree stabili ed aree instabili e migliorando la capacità di circoscrivere l’estensione spaziale del fenomeno. Le costellazioni oggi a disposizione per queste analisi hanno già raccolto 10 anni di rilevazioni periodiche con cui possiamo ricostruire eventuale stagionalità nei fenomeni di dissesto e mettere in evidenza eventuale correlazione con altri fenomeni, ad esempio piogge e livello di falda.

Dal presente al futuro

I satelliti Radar impiegati per le analisi, coprono tutto il globo diverse volte al mese, rendendo possibile l’aggiornamento di tutti i punti di misura sulle aree di intervento. Durante la realizzazione delle opere è possibile monitorare lo stato di evoluzione dei movimenti che insistono sull’area di esecuzione delle opere e valutare l’impatto dei lavori di esecuzione delle opere sull’area e le strutture adiacenti, riducendone i rischi connessi alla mancanza di informazioni circa il livello di stabilità.

Successivamente alla realizzazione di un’infrastruttura o ad un intervento di consolidamento di un versante è opportuno attivare un programma di monitoraggio periodico a garanzia della qualità esecutiva nel tempo e della coerenza con gli obiettivi definiti in fase progettuale.

I risultati ottenuti in decine i progetti di intervento che abbiamo seguito negli ultimi anni con Rheticus ci porta a ritenere che questo sia modello virtuoso per il monitoraggio e la prevenzione del dissesto idrogeologico e per l’attuazione misure preventive e di salvaguardia.

Continua a leggere: Join “Earth from Space” newsletter on LinkedIn

Share