Nei primi anni di attività di Planetek Italia, ormai sono 19 , le conferenze a cui partecipavo lanciavano uno slogan che cercava di tracciare il trend tecnologico dell’anno. Da diversi anni questa abitudine è andata persa, probabilmente perché è complesso individuare un unico elemento chiave del processo di evoluzione.

Siamo in un contesto molto dinamico, con una vasta pluralità di tecnologie che lascia gli utenti liberi di scegliere la combinazione più congeniale alle proprie esigenze. In questo contesto di “geomatica liquida”, in cui “le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure” (Zygmunt Bauman) si possono individuare dei punti fermi nei trend globali che incidono sui nostri comportamenti e hanno impatto nelle nostre future scelte.

Tra questi ne analizziamo quattro, tra di loro profondamente interconnessi, che già incidono sul nostro modo di essere e di agire.

More for less.

Le risorse sono meno disponibili e quindi bisogna essere in grado di fornire di più con meno. Maggiori funzionalità, migliori prestazioni, con minori investimenti. Risorse sempre meno disponibili sia per l’acquisto di tecnologie che per la loro gestione e manutenzione. Il riuso di dati e sistemi grazie all’open source e agli open data è un tentativo di risposta a questa tendenza. La riduzione di costi nel tempo generalmente coincide, in ambito tecnologico, con un miglioramento delle prestazioni. Ad esempio nel 2000, anno di inizio attività del satellite  Ikonos, le immagini costavano 35€ al kmq. Oggi dati con  risoluzione migliore possono costare anche meno della metà.

Increased Mobility.

Il mondo sta diventando sempre più connesso. Dei 5 miliardi di telefoni mobili attivi nel mondo oltre 1 miliardo sono smartphone pari a 1/3 delle vendite dei telefoni. I tablet saranno oltre 600 milioni nel 2016. In Italia si stimano oltre 32 milioni di smartphone e 2,9 milioni di tablet che cresceranno rispettivamente a quasi 50 milioni e 12 milioni nel 2015. La produzione, la gestione e la fruizione di dati, informazioni, conoscenza è sempre più “ovunque e sempre”.  Questa evoluzione determina una convergenza nei processi di comunicazione come dimostrano Skype, WhatsApp, Facebook e Twitter.

More data.

Si stima che ogni giorno si producono exabytes (pari a un numero seguito da 18 zeri!) di dati. Sono disponibili sensori, più potenti ed economici, che stanno creando immensi giacimenti informativi. Miliardi di oggetti sono connessi ad Internet e creando una rete globale di sensori utili per costruire le Smart City. L’importanza di questi dati è tale che sono stati definiti una nuova classe di asset economici dell’economia mondiale al recente World Economic Forum.

The cloud.

Usare servizi erogati via web rinunciando ad archiviare ed elaborare i propri  file sui propri server. Questo processo è favorito da architetture SOA e dalla virtualizzazione delle macchine che consente di disaccoppiare l’hardware dal software.  Un effetto del cloud è quello di poter applicare, alle soluzioni ICT , politiche di prezzo  “pay per use” o addirittura renderle disponibili gratuitamente. Un esempio è Google Docs che consente di produrre, modificare e visualizzare documenti da qualsiasi computer o smartphone anche in modalità condivisa utilizzando applicazioni e archivi on-line senza alcun costo per l’utente. Il software quindi diventa una commodity.

Questi trend possono rappresentare una minaccia se non ci prepariamo nel modo giusto.

Come Planetek Italia abbiamo deciso di intervenire in anticipo per trasformare queste tendenze in opportunità per creare valore.

Per questo motivo, ad esempio, abbiamo  deciso di progettare i nostri sistemi per favorirne il riuso. Tra questi voglio citarne alcuni di natura assai diversa e che vi invito a scoprire: GetLOD che sarà presentato al Word Geospatial Forum di Rotterdam; il Geoportale INSPIRE che sarà presentato alla prossima Conferenza INSPIRE di Firenze e rilasciato in riuso dal JRC; il sistema CEDOC per la gestione delle acque in Sardegna e il sistema OSAGIS per la gestione delle banche dati ambientali di Arpa Puglia entrambi basati sul modello OSS definito da ISPRA.

Per favorire la circolazione della conoscenza all’interno della comunità geomatica nazionale abbiamo lanciato i Geoxperience Webinar. Fino ad oggi abbiamo realizzato 20 webinar e programmiamo di organizzare 2 eventi al mese.

Anche la Intergraph Corporation ha avviato da tempo un processo di rivisitazione completa dei prodotti in coerenza con questi trend. L’evoluzione va verso una convergenza tra Telerilevamento, GIS e Fotogrammetria per offrire soluzioni integrate a big data, smart cities e open data.  Maggiori informazioni sono disponibili nello speciale che abbiamo inserito nel prossimo numero di GeoXperience.

Nelle 6 tappe del Geospatial Tour che abbiamo organizzato a maggio ci confronteremo su questi temi per cercare di capire, tutti insieme, in che modo possiamo cogliere l’opportunità del cambiamento che ci vede come attori protagonisti indipendentemente dalla nostra volontà.

Perché, come insegna Charles Darwin:

“It is not the strongest of the species that survives, nor the most intelligent, but the one most responsive to change.”


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