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Nel weekend dall’11 al 13 ottobre si è svolto l’Hackathon Copernicus – Bari 2019: una 3 giorni non-stop in cui sviluppatori, grafici, designer di interfacce web e di app per smartphone, ma anche giovani innovatori e giornalisti appassionati di analisi dei dati si sono incontrati per creare innovative applicazioni mobili, basate sui dati e sui servizi di Copernicus.

Il programma Copernicus, finanziato e coordinato dalla Commissione europea, raccoglie immagini satellitari da diverse fonti, compresi sensori in-situ, le elabora e distribuisce informazioni affidabili e sempre aggiornate, per la stragrande maggioranza come Open Data gratuiti, in sei aree tematiche: terra, mare, atmosfera, cambiamento climatico, gestione delle emergenze e sicurezza.

L’Hackathon si è sviluppato su tre giorni di studio, brainstorming e lavoro con al centro il tema dell’Acqua, elemento visto ormai come il “nuovo petrolio”, per riuscire a trovare alcune soluzioni ai tanti problemi connessi: dalla qualità dell’acqua del mare al monitoraggio delle risorse per evitare la desertificazione, dal suo uso consapevole e sostenibile al supporto alle attività agricole e l’irrigazione. Nelle tre giornate, oltre ad imparare ad usare gli Open Data satellitari e i servizi di Copernicus, i partecipanti hanno lavorato in team e si sono sfidati per creare programmi e applicazioni innovative, in grado di rispondere alle sfide proposte da alcuni importanti stakeholders che con l’elemento “Acqua” lavorano quotidianamente.

Tomas Jonsson, Dipartimento DG GROW della Commissione Europea (@EU_Growth)
in collegamento con l’Hackathon Copernicus – Bari 2019

Il tema: l’acqua

Il tema dell’Hackathon sarà “L’acqua”. Come riportato da “Water Is The New Oil”, un recente articolo dell’Huffington Post: “… La scarsità di acqua dolce è un motivo chiave per cui si prevede che 3,5 miliardi di persone vivranno in paesi che non possono nutrirsi entro il 2025. Gli ecosistemi d’acqua dolce della Terra sono critici, impoveriti e usati in modo insostenibile, ha riferito il Millennium Ecosystem Assessment, per i 6,5 miliardi di popolazione attuali, molto meno dei 9 miliardi che saremo entro il 2050. Siccità estreme, alluvioni, scioglimento dei ghiacciai e altri effetti del riscaldamento globale legati al ciclo dell’acqua sono il motivo per cui probabilmente entro un decennio avremo 150 milioni di rifugiati climatici a livello globale. I diplomatici avvertono che i conflitti del 21° secolo saranno combattuti per l’acqua come lo erano per il petrolio nel 20°.”

Il tema dell’Acqua offre numerose idee per possibili applicazioni, perché può essere affrontato come una risorsa da preservare da un punto di vista economico, ambientale e sociale. Gli obiettivi dell’Hackathon includono lo sviluppo di prototipi di applicazioni mobili di dati e servizi Copernicus per uso commerciale, che rispondano alle esigenze degli utenti privati ​​e pubblici, e la creazione di strumenti che semplificano l’accesso ai dati di Copernicus, la loro analisi e interpretazione a beneficio dei data journalists.

Le sfide

Un gruppo di stakeholders, selezionati dagli organizzatori dell’Hackaton tra utenti pubblici e privati, ​​hanno presentato in anticipo le proprie esigenze e sfide. I partecipanti, guidati da mentori del mercato geospaziale e dell’ecosistema start-up, erano chiamati a proporre e sviluppare idee innovative, che sfruttassero le risorse di Copernicus, per creare applicazioni utili ad affrontare le sfide dell’Hackathon e costruire modelli di business sostenibili.

Queste le sfide con cui i gruppi erano chiamate a confrontarsi:

  • Sviluppo di uno strumento di gestione dell’irrigazione, che utilizza le tecniche di osservazione della Terra via satellite per supportare gli agricoltori nella pianificazione dell’irrigazione e suggerire quando e con quanta acqua irrigare.
    Richiedente: Daniela D’Agostino, CIHEAM – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari – Guarda il video
  • Miglioramento dell’efficienza delle strutture portuali e dell’esperienza turistica dei passeggeri, attraverso l’integrazione delle osservazioni terrestri con i sistemi portuali per razionalizzare il traffico passeggeri.
    Richiedente: Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – Guarda il video
    Controllo dell’erosione delle spiagge, gli spiaggiamenti di Posidonia e la presenza di meduse nelle zone di balneazione e controllo della qualità dell’acqua a beneficio delle spiagge e degli stabilimenti balneari.
    Richiedente: Antonio Capacchione, Presidente Sindacato Italiano dei Balneari – Guarda il video
  • Sviluppo di un modello innovativo in grado di monitorare la qualità delle acque dei corpi idrici superficiali, quali corsi d’acqua e fiumi, per evidenziare gli impatti degli impianti di trattamento delle acque reflue, dalle attività industriali o zootecniche e dal deflusso delle aree agricole, di tali animali e anche quelli urbani.
    Richiedente: Nicola Tselikas, Acquedotto Pugliese – Guarda il video
  • Migliorare il trattamento dei prodotti dell’acquacoltura integrando tutte le informazioni fornite dai satelliti e altri strumenti, con informazioni quali previsioni meteorologiche, condizioni del mare e altre informazioni complementari a queste che possono essere utili per la gestione delle aziende agricole.
    Richiedente: Giuseppe Prioli, Associazione Mediterranea Acquacoltori – Guarda il video
  • Analisi predittiva sul monitoraggio delle infrastrutture idriche e fognarie, attraverso tecniche di intelligenza artificiale che combinano più origini dati, per consentire la manutenzione predittiva della rete.
  • Controllo dell’inquinamento da plastica e rifiuti marini nelle aree costiere secondo la legge regionale pugliese riferita alla strategia europea per la plastica nell’economia circolare.
  • Ottimizzazione dell’irrigazione a seguito del trasferimento di acque reflue alla rete di irrigazione.

Il corso per i giornalisti: il Data Journalism

Dalle basi del data journalism agli Open Data di Copernicus, il programma satellitare della Commissione Europea: questi gli ingredienti del corso, accreditato dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia, che si è svolto parallelamente all’Hackathon nel pomeriggio di venerdì 11 ottobre e dedicato ai giornalisti. Perché un corso su Copernicus per i giornalisti? Questo programma europeo di monitoraggio satellitare rappresenta oggi una nuova fonte di dati ancora poco sfruttata per il fact-checking e il giornalismo investigativo in campo ambientale, sociale ed economico.  La sessione formativa ha offerto ai giornalisti l’opportunità di comprendere come usare i dati e servizi gratuiti di Copernicus come fonte di informazioni veritiere, aggiornate e affidabili.

Più Spazio alle donne

Sviluppo su web di applicazioni per l’elaborazione di immagini satellitari, di sistemi per l’esplorazione spaziale o per l’analisi di dati territoriali, sviluppo delle relazioni con le agenzie spaziali e via dicendo: sono tante le professioni che oggi sono ricoperte da donne, professioniste con esperienza che si sono affermate nel settore aerospaziale e nel mondo dell’innovazione.

“Nell’organizzazione dell’Hackathon abbiamo voluto tenere in forte considerazione l’equilibrio di genere, e con i colleghi di Impact Hub abbiamo previsto di mettere a disposizione docce e spazi che garantiscano l’adeguata privacy alle donne partecipanti, e lezioni di yoga che accompagneranno il momento della colazione.”, ha dichiarato Mariella Pappalepore, Chief Financial Officer e fondatrice di Planetek Italia. “Durante le attività dell’Hackathon bambini e ragazzi saranno coinvolti in varie attività parallele, e auspichiamo che le mamme siano così più motivate a portare i propri figli con sé, sapendo di poter condividere con loro un’esperienza sicuramente Interessante e arricchente.”

In questo filmato https://www.youtube.com/watch?v=_wcvOkl8gQU tutte le ragazze e le donne coinvolte direttamente o indirettamente nell’organizzazione dell’Hackathon Copernicus – Bari 2019.

I team ed il Selection Board

I partecipanti, organizzati in team multidisciplinari, hanno lavorato all’ideazione di soluzioni innovative, in risposta alle sfide dell’Hackathon, per oltre 48 ore filate. Numerosi partecipanti hanno persino dormito nei sacchi a pelo per non abbandonare il ‘campo di sfida’.

Al risveglio hanno potuto sgranchirsi le ossa con le sessioni di Yoga organizzate sul prato esterno dell’Impact Hub, godendo del tepore delle soleggiate mattinate autunnali di Bari.

Le attività sono state intramezzate dalle keynotes, interventi di esperti in vari domini tecnici o applicativi, che hanno fornito stimoli e suggestioni su come costruire modelli di business, trasformare le idee in attività imprenditoriali, accedere a finanziamenti e programmi di incubazione, oltre che sul trattamento di dati geospaziali mediante algoritmi di machine learning e analisi di big data.

Ampio spazio hanno avuto anche i servizi di HERE Technologies, azienda leader nella creazione di mappe digitali e nell’offerta di servizi di geo-localizzazione. Principale sponsor dell’Hackathon Copernicus – Bari 2019, HERE ha presentato le novità della sua offerta con i servizi a supporto della guida autonoma e dell’Internet of Things ed il corposo set di strumenti per sviluppatori per costruire nuove applicazioni ed incorporare mappe, servizi di geocodifica, routing, dati sul traffico, posizionamento e altro ancora.

Al termine dei lavori, i diversi team hanno presentato le loro idee alla commissione giudicatrice, un panel prestigioso di esperti del mondo industriale, accademico e della comunicazione digitale:

  • Angela Del Giudice, Innovation Management Engineer di Handy Innovation
  • Anna Sirica, Direttore Generale del Politecnico di Bari
  • Annamaria Ferretti, giornalista e Direttora  responsabile di @Ilikepuglia
  • Cesare De Palma, Presidente della sezione Meccatronica di Confindustria Bari
  • Fiorella Coliolo, Astrofisica, communication ed event manager per DTA e Women in Aerospace Europe
  • Giuseppe Acierno, Presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia
  • Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia e vice-Chairman dell’EARSC – Associazione Europea delle Aziende del Telerilevamento.

I Vincitori

I progetti dei giovani partecipanti, provenienti da tutta Italia e dall’Europa, frutto di 48 ore di intenso lavoro e valutati da una severissima giuria, dovevano rispondere all’esigenza di sviluppare applicazioni e servizi commerciali impiegando gli open data satellitari del programma europeo Copernicus.

Il tema era “L’Acqua” e l’obiettivo era riuscire a trovare alcune soluzioni ai tanti problemi connessi: dalla qualità dell’acqua del mare al monitoraggio delle risorse per evitare la desertificazione, dal suo uso consapevole e sostenibile alla capacità di gestione nell’irrigazione nell’agricoltura.

I team partecipanti avevano la possibilità di rispondere ai Challenge, le sfide proposte da alcuni importanti player a livello nazionale quali: CIHEAM – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Sindacato Italiano dei Balneari, AQP – Acquedotto Pugliese, AMA – Associazione Mediterranea Acquacoltori.

  • Il team vincitore dell’Hackathon Copernicus Bari 2019 è SYLI (“Shore you love it”). I vincitori si sono aggiudicati 2.000 euro e l’accesso al Copernicus Accelerator, il programma di coaching della Commissione Europea che per un anno accompagna le start-up innovative che vogliono fare business con i dati e servizi di Copernicus. Syli avrà automaticamente accesso anche allo Startup Challenge Camp, l’iniziativa del programma SPRINT di The Hub Bari, volta a selezionare e supportare lo sviluppo di progetti imprenditoriali.
  • Il team Weter si è aggiudicato il posto d’onore, conquistando l’accesso al Copernicus Accelerator ed a Startup Challenge Camp.
  • Una menzione speciale è andata al team APPesc, composto da giovani studenti dell’istituto tecnico Panetti di Bari, che si è aggiudicato il premio speciale del DTA – Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia: un percorso di accompagnamento e opportunità di incontro con gli investitori per trasformare la loro idea in una iniziativa commerciale di successo.

Team vincitore: Sily

La soluzione vincitrice Syli (“Shore you love it”) si propone di creare indicatori sull’attrattività delle spiagge europee basate sulle condizioni ambientali delle acque costiere e sui servizi offerti dai gestori degli impianti balneari. Questa soluzione si basa sulla elaborazione continua dei dati satellitari offerti dal programma europeo Copernicus per trasformarli in informazioni utili a controllare le condizioni delle spiagge e delle coste italiane ed europee, integrandole con i dati sulle preferenze dei cittadini.

Syli nasce per rispondere alle sfide lanciate dal Sindacato Italiano dei Balneari, per contrastare le conseguenze sull’economia delle spiagge causate dall’erosione costiera o dalla presenza di meduse e alghe; ma anche in risposta all’esigenza espressa dall’Autorità Portuale dell’Adriatico meridionale di migliorare l’esperienza dei turisti sfruttando le osservazioni satellitari per offrire servizi su misura ai singoli utenti. Sily infine ha il pregio di puntare ad uno sviluppo economico sostenibile mettendo in primo piano la responsabilità sociale ed ambientale dell’impresa, accogliendo così la necessità espressa dall’Acquedotto Pugliese nella sua “sfida”, di sfruttare il programma di monitoraggio satellitare Copernicus per supportare l’analisi dei corpi idrici superficiali e delle acque di balneazione, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

SYLI – Team Vincitore Hackathon Copernicus – Bari 2019

Weter: il riuso sostenibile delle acque di vegetazione

La soluzione Weter, seconda classificata e vincitrice dell’accesso al Copernicus Accelerator ed a Startup Challenge Camp, si propone di ottimizzare i processi di irrigazione in agricoltura sfruttando le acque reflue di vegetazione. La sfida era quella lanciata dall’Istituto Agronomico Mediterraneo – CIHEAM di supportare con i rilievi satellitari l’irrigazione e le pratiche agricole; sempre l’Acquedotto Pugliese aveva chiesto di usare le informazioni satellitari fornite dal programma europeo per evidenziare e ridurre gli impatti delle attività industriali e zootecniche, sia sulle attività di depurazione svolte dall’acquedotto pugliese che sulla qualità delle acque marino-costiere. Weter risponde riducendo l’impatto ambientale sui territori interessati dall’uso delle acque di vegetazione e dei fertilizzanti.

Weter – secondo team premiato all’Hackathon Copernicus – Bari 2019

Premio speciale del DTA: APPesc

Il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia promuove l’inclusione e le opportunità per i giovani, in coerenza con l’obiettivo 4 “Education” della strategia dell’organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Per questo offrirà un percorso di accompagnamento e opportunità di incontro con gli investitori al team formato da 5 giovani studenti dell’Istituto Panetti di Bari. La loro soluzione, che hanno chiamata “APPesc”, raccogliendo le suggestioni offerte dalla sfida dell’Associazione Mediterranea degli Acquacoltori, punta a supportare la pesca turistica e sportiva offrendo agli utenti informazioni derivate da satellite sulle aree a maggiore pescosità.

Gli studenti potranno anche usufruire del coaching offerto da Cesare de Palma, Presidente della Sezione Meccatronica di Confindustria Bari, per trasformare la loro idea in una iniziativa commerciale di successo.

APPesc – premio Speciale del DTA Puglia all’Hackathon Copernicus – Bari 2019

Organizzatori e informazioni

Organizzato da Planetek Italia con il supporto locale di The Hub e dell’associazione onData, l’Hackathon Copernicus-Bari 2019 è stato realizzato nell’ambito di SPRINT, è un percorso di sviluppo dinamico mirato alla costruzione di un collegamento virtuoso e concreto tra imprese innovative, formazione e mondo del lavoro. SPRINT è coordinato da Impact Hub Bari tramite una board di regia formata da Planetek Italia e altre aziende partner. L’Hackathon si è svolto all’interno dello spazio di 300 mq dedicato agli eventi di Impact Hub: un grande spazio di coworking per l’innovatore sociale all’interno del quartiere della Fiera del Levante di Bari.

Tutte le informazioni, il programma della giornata, la tematica e le sfide, gli organizzatori e i partners dell’iniziativa, i giudici e i mentors, nonché i materiali formativi per i partecipanti sull’Hackathon Copernicus – Bari 2019 sono disponibili al link: https://hackcopernicus.planetek.it

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