Stiamo assistendo ad un cambiamento profondo dei paradigmi che regolano il mercato della geoinformazione.

Un cambiamento che in altri settori è già avvenuto, come ad esempio nel mercato dell’Home Entertainment.

Qualche anno fa dovevo comprare la video-cassetta o il DVD con il film che volevo vedere, e a casa dovevo disporre di una libreria dove conservare la cassetta (archivio), un videoregistratore o lettore DVD (lo strumento specifico di elaborazione), ed un televisore (lo strumento per fruire del contenuto).

La prima modifica al mercato è arrivata con il noleggio del film. Quindi non ero più costretto a comprare il film e poi ad archiviarlo, perché con Blockbuster era possibile noleggiare il film. Siamo passati dall’acquisto del prodotto, alla sua fruizione on-demand.

Oggi la trasformazione è diventata radicale, perché è sufficiente abbonarsi ad una piattaforma on-line (Netflix, Amazon Prime, …) che ci eroga direttamente il contenuto, e non abbiamo bisogno neanche più del lettore: la TV è connessa ad internet e accede al contenuto on demand, quando vogliamo. Non si comprano film, non si vendono lettori, non esiste più la catena distributiva in quanto i contenuti sono venduti ed erogati direttamente via internet e la fruizione dei contenuti è fatta direttamente con il televisore di casa, una Smart TV, che utilizziamo anche per altro.

L’intera catena del valore è stata semplificata eliminando tecnologie come i videoregistratori, lettori DVD, supporti magnetici e ottici – ed eliminando anche soggetti intermediari, come gli operatori della catena distributiva.

Questo processo di “semplificazione” è in atto anche nel settore geospaziale.

Nell’Osservazione della Terra l’approccio “tradizionale” è ancora il più rappresentato e prevede l’acquisto delle immagini e l’utilizzo di software specifici per la loro elaborazione, con algoritmi e processi di trattamento messi a punto dall’utente.

Ma da alcuni anni è possibile anche abbonarsi per accedere agli archivi delle immagini, e visualizzare on-line o scaricare solo le immagini che servono.

I software di elaborazione possono ancora essere disponibili in casa ed acquistati con licenza d’uso, ma sempre più spesso posso usarli su server in ambiente cloud pagando solo per il loro utilizzo.

Sono disponibili anche infrastrutture su cloud, come i DIAS, che mi mettono a disposizione gli archivi delle immagini, i software e gli algoritmi per la loro elaborazione, che consentono all’utente di processare le immagini senza avere acquistato nulla e addirittura senza scaricare nulla sul proprio computer, ma pagando solo l’utilizzo dell’infrastruttura tecnologica e delle risorse computazionali sfruttate.

Più recentemente sono comparsi i primi servizi Info-as-a-service, come ad esempio i servizi erogati dalla piattaforma Rheticus®, che erogano direttamente il contenuto informativo estratto dall’elaborazione automatica di grossi volumi di immagini satellitari. In questo caso l’utente non deve fare nessuna elaborazione e, sottoscrivendo un abbonamento, riceve soltanto l’informazione che gli serve, risolvendo così il problema di gestire la complessità dell’informazione spaziale. I servizi Info-as-a-service consentono di misurare facilmente il ROI – Ritorno dell’Investimento – e quindi possono essere presi come riferimento ogni volta che si deve progettare un investimento per la creazione di un servizio di monitoraggio basato su dati telerilevati.

Tutte queste opzioni sono attualmente disponibili sul mercato. Siamo passati dalla scarsità all’abbondanza con un eccesso di opzioni nel mondo del telerilevamento da satellite, e per questo può risultare molto complesso individuare la giusta combinazione che media tra esigenze dell’utente, fattibilità tecnologica e sostenibilità economica.

Districarsi nello Spazio è insomma sempre più complesso. Qual è la soluzione giusta?

In un mondo che cambia così in fretta, ci ritaglieremo del tempo per comprendere meglio il panorama dell’osservazione della Terra durante gli appuntamenti di Space4City, l’evento itinerante che toccherà le città di Palermo, Milano, Bologna Bari e Roma da fine settembre 2019.

Con l’aiuto degli esperti di Planetek Italia potremo trovare una risposta ai nostri quesiti, scoprendo insieme come sfruttare al massimo i vantaggi di questo scenario tecnologico così nuovo e ricco di opportunità.

Dal nostro canto garantiamo competenza, cortesia e simpatia. Perché oltre le tecnologie ci sono le persone.

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