Il premio “Award for Excellence and Innovation in INSPIRE 2013” è stato assegnato nella sessione plenaria conclusiva della Conferenza INSPIRE 2013 di Firenze a Jens Stutte di Planetek Italia e Lyn Goltz di lat-lon per lo sviluppo di un innovativo sistema di interactive discovery. Il sistema consente il conteggio dinamico in tempo reale dei layer che vengono selezionati a seguito d’una operazione di ricerca effettuata nel geoportale europeo INSPIRE adottando ed evolvendo gli standard OGC. (leggi ) (articolo)

Ovviamente siamo molto soddisfatti per diverse ragioni.

Questo premio rappresenta un giusto riconoscimento ai tecnici e alle aziende Planetk Italia e lat-lon che stanno investendo molto nello sviluppo del geoportale, conferma il nostro impegno verso INSPIRE e verso gli standard OGC, dimostra che le buone idee  vengono da chi “sta sul pezzo” grazie ad impegno, dedizione ed investimenti.

Infine un sano senso di orgoglio di una PMI italiana che rappresenta con successo la capacità della industria nazionale in un settore high-tech come la geomatica.


Come è andata la conferenza INSPIRE?

Probabilmente la crisi economica non ha favorito la partecipazione all’evento che è risultata decisamente sotto le aspettative. Ad occhio direi un meno 40% rispetto alla conferenza 2012.

Abbiamo attivato numerose iniziative per stimolare la partecipazione di soggetti pubblici e privati italiani alla conferenza ma purtroppo i risultati sono stati deludenti. Scarsa la presenza degli italiani.

Alle sessioni specifiche per le Amministrazioni Locali erano presenti i rappresentanti di 4-5 regioni. Questo è un indicatore attendibile dello scarso livello di attenzione verso in tema della condivisione dei dati  e rappresenta fedelmente la situazione dell’informazione geospaziale in Italia.

Probabilmente anche il format della conferenza, non è più al passo con i tempi, ha influito sulla scarsa partecipazione. Troppi 5 giorni, troppi gli interventi, troppo lunghi e talvolta autocelebrativi, poco confronto su quello che funziona e quello che non funziona. Molto sacrificato lo spazio per gli espositori (pochi).

Sicuramente la conferenza resta il posto ideale per creare networking internazionale, creare relazioni, aggiornarsi. Interessante lo storify predisposto dagli organizzatori che da il senso degli interventi attraverso i twitt inviati dai partecipanti utilizzando l’hastag #inspireconf2013. Le plenarie erano accessibili in diretta, mi auguro che anche le altre presentazioni siano rese disponibili on line. Interessanti alcune iziative come i meeting coffee e le videointerviste.

L’anno prossimo la conferenza INSPIRE 2014 sarà in Danimarca ad Aalborg e si ipotizza che sarà organizzato in una modalità Agile.

GeoOpenData e integrazione con Copernicus due temi caldi emersi durante la conferenza che potranno segnare lo sviluppo nei prossimi anni.

Annoni nel suo intervento conclusivo ha messo in evidenza che INSPIRE 2.0 sarà basata sulle aspettative degli utenti e che per realizzarlo serve il contributo di tutti, compreso quello della commissione che, attraverso il JRC, continuerà a sostenere l’implementazione della direttiva.

Molto seguite le sessioni tecnologiche, scarsa affluenza alle applicative.

Ma a prescindere dal format della conferenza sarebbe opportuno chiedersi se la scarsa presenza è da associare ad una riduzione di  interesse verso INSPIRE.  Probabilmente fino ad oggi INSPIRE è stato visto da un punto di vista tecnologico che interessa i tecnici ma non fa presa sui cittadini e, di conseguenza, sui politici.

Durante la conferenza è emerso con chiarezza che ora  INSPIRE deve dimostrare di essere in grado di creare valore. Come?

Stimolando lo sviluppo di applicazioni in grado di fornire risposte alle esigenze degli utenti, sia Amministrazioni pubbliche, imprese private che cittadini.

Sarà un passaggio difficile da realizzare ma fondamentale per la soppravvivenza di questa iniziativa.

Supportare l’economia, lo sviluppo, la crescita occupazionale è la nuova sfida di INSPIRE.



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  1. troppo anche il costo dell evento e non gestito al top

    l autorefenzialità impera in questo ed in altri eventi ed i workshop sono delle sessioni di presentazione

    non ho visto un solo e dico un solo sistema che fosse disponibile on line e che si potesse testare

    speriamo in INsPIRE 2.0 perhcè quello 1.0 lascia un po a desiderare

  2. Vincenzo Barbieri

    Dimitri concordo che spesso si presentano i sistemi che non ci sono ancora e raramente quelli che sono stati realizzati. E’ anche vero che spesso i problemi dei sistemi derivano da problemi nei dati, ed con INSPIRE questo rischio è molto alto.
    A Firenze ho visto comunque dei sistemi operativi e disponibili on line, mi è molto piaciuta una presentazione fatta da un relatore tedesco, Johannes Melles, Improve Reporting Through Spatial Data Infrastructures ( SDI ) – The Example of The German Marine Data Infrastructure ( Mdi – De) in cui ha dimostrato come l’interoperabilità è fondamentale per gestire ilmonitoraggio e reporting tra stati per un tema molto complesso come quello delle acque.
    Mi sono chiesto quanto abbia inciso INSPIRE su questa iniziativa o quanto invece è stata messa in piedi perchè gli interlocutori erano interessati a risolvere il problema che avevano. Alla fine sappiamo che i problemi tecnici e tecnologici si risolvono mentre gli ostacoli veri stanno nella volontà delle persone di cooperare.
    INSPIRE 2.0 si farà più con le persone che con la tecnologia.

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