L’Emilia Romagna ed il Design Thinking
Fare lo sforzo di guardare quello che realizziamo nella prospettiva di chi dovrà usarlo e non attraverso le lenti deformanti dei prodotti o, peggio, della tecnologia.
Questa frase racchiude in sé lo sforzo che abbiamo portato avanti per la realizzazione del GeoPortale dell’Emilia-Romagna. Nello sviluppo di GeoER, il nuovo GeoPortale Regionale, abbiamo adottato un approccio innovativo nella conduzione del progetto, basato sul Design Thinking, mettendo a frutto l’esperienza fatta in diverse iniziative portate avanti negli anni precedenti.
Un modo nuovo di progettare
Il Design Thinking, in quanto processo creativo che ruota intorno alla “costruzione” delle idee, si differenzia dal metodo lineare analitico che prevede l’esecuzione sequenziale delle fasi di analisi, progetto, sviluppo, collaudo e manutenzione. Fa spazio, al contrario, a fasi non lineari che possono avvenire simultaneamente o essere ripetute.
Questo processo iterativo è utile per conoscere i bisogni nascosti degli utenti ed il progetto GeoER è stato vissuto come un processo generativo che ha prodotto molte idee in collaborazione con gli utenti finali, tra esse sono state poi selezionate quelle migliori. Queste hanno consentito l’implementazione di un sistema condiviso sia con il committente che con gli utenti del portale, e quindi dotato di tutte le funzionalità che sono rese disponibili all’utilizzatore così come egli si aspetta che siano.
L’approccio basato sul Design Thinking prevede il rilascio continuo di prototipi per condividere con l’utenza le scelte implementative che si vogliono adottare, facendo emergere e talvolta costruire i veri desiderata degli utenti.
Test di usabilità e “pensiero ad alta voce”
Durante il progetto abbiamo quindi presentato due prototipi, sui quali abbiamo coinvolto più di 80 utenti (funzionari regionali, liberi professionisti, studenti, cittadini, imprese) nell’esecuzione di una serie di test di usabilità. Tali test hanno avuto l’obiettivo di riuscire a cogliere quanto prima le necessità di miglioramento delle funzionalità messe a disposizione dal sistema.
La Prototipazione è infatti una delle “fasi” del Design Thinking in cui l’elaborazione delle idee, combinate, ridefinite, espanse porta alla creazione di prototipi, anche grossolani che possono però essere sottoposti a utenti e committenti in modo da ricevere dei feedback. I test hanno previsto una serie di compiti da svolgere più delle domande generiche su aspetti funzionali, architetturali e layout grafico del sistema.
Per l’esecuzione dei test di usabilità, abbiamo utilizzato la metodologia basata sul “think aloud protocol” (pensare ad alta voce), che prevede le persone chiamate ad effettuare il test esprimano ad alta voce pensieri, opinioni, commenti e le eventuali difficoltà mentre interagiscono con l’interfaccia.
Nel percorso, secondo le necessità del caso, è stato necessario reiterare alcune fasi affinando per passaggi il prodotto del processo.
I prodotti, i servizi e i concetti innovativi non nascono dal nulla. La creatività è il risultato dell’utilizzo di idee vecchie in nuovi contesti, in nuove combinazioni e secondo nuovi metodi.
(Robert Sutton)
Rompere con il passato e seguire il “mouse”
In alcuni momenti è stato necessario rompere con il passato ovvero si è reso necessario non guardare come le cose erano state fatte fino a quel momento, il rischio altrimenti sarebbe stato quello di continuare a farle nello stesso modo. Abbiamo cercato di trovare soluzioni creative al problema e di mantenere sempre alto l’entusiasmo per il progetto sia del team di sviluppo che degli utenti del sistema. Abbiamo cambiato la prospettiva con cui guardare al sistema che stavamo pian piano realizzando, mettendoci dal punto di vista dell’utente e non della tecnologia e dei meri esecutori.
Ad esempio è stato anche predisposto un sistema di mouse tracking (ovvero la registrazione del movimento del mouse sullo schermo) per tracciare le attività svolte dagli utenti sul geoportale durante il test.
In questa maniera abbiamo potuto analizzare e scoprire che i nostri utenti non sempre facevano ciò che avevamo previsto: procedevano per tentativi, non leggevano i testi, ignoravano le istruzioni, arrivando al risultato attraverso percorsi contorti. L’esperienza fatta durante questi test è stata quindi estremamente utile anche per noi che da anni realizziamo sistemi di questo genere, a riprova che la vera innovazione non è soltanto in ciò che fai ma piuttosto nel modo in cui lo fai: l’innovazione è infatti principalmente nei processi, e solo marginalmente nelle soluzioni tecnologiche.
Un altro risultato importante è stato quello di essere riusciti a coinvolgere un ampio numero di utenti, non solo interni all’amministrazione regionale, ma anche liberi professionisti, studenti, cittadini ed aziende interessate all’utilizzo dei servizi erogati dal GeoPortale, fin dalle prime fasi dell’attività. Questo è servito a generare un interesse nel progetto sin dall’inizio, creando quindi i presupposti perché possa esprimere tutta la sua efficacia appena messo in linea.
Il progetto sarà presentato ad ASITA mercoledi 10 novembre alle ore 14,30 nell’ambito della sessione “Cartografia, geodatabase e catasto”.
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