“ It is the pervading law of all things organic and inorganic,
Of all things physical and metaphysical,
Of all things human and all things super-human,
Of all true manifestations of the head,
Of the heart, of the soul,
That the life is recognizable in its expression,
That form ever follows function. This is the law”   (Luis Sullivan Architetto 1986)


Planetek Italia ha sempre cercato di declinare le proprie strategie con l’obiettivo di soddisfare nuovi bisogni degli utenti.

Già nei primi anni del 2000 abbiamo cercato di formalizzare il nostro approccio all’innovazione condiviso con i nostri utenti. Ricorderete lo slogan: “non guardiamo la realtà attraverso le lenti deformanti della tecnologia, ma interpretiamo i veri bisogni e perseguiamo sviluppi sostenibili”.

Nel 2007 abbiamo poi avviato i primi progetti applicando il Design Strategico, che si prefigge di individuare l’intersezione dinamica tra Bisogni degli Utenti, Capacità Tecnologiche, Sostenibilità Economica.

In quegli anni già emergeva la necessità di confrontarsi con un mondo profondamente cambiato, dalle tecnologie ma anche da nuovi comportamenti sociali, il tutto nel pieno di una gravissima crisi economico/finanziaria che da subito abbiamo riconosciuto come strutturale.

Questi processi ci portano a considerare la necessità di avviare un cambiamento radicale che ci metta nelle condizioni di allineare la Planetek Italia a un mondo nuovo. Un processo del genere non può tuttavia prescindere dai mega-trend globali: sicuramente i nuovi processi di distribuzione della conoscenza hanno reso molto più interconnessi che in passato i diversi soggetti, e anche nel cambiamento bisogna avere una bussola che renda le nostre scelte compatibili con quelle dei nostri stakeholders.

Per una società dal respiro europeo come Planetek Italia, la scelta di rendere il nostro cambiamento coerente con i programmi Europei di innovazione è quindi una scelta obbligata, oltre che un’ottima ispirazione. Il programma comunitario Horizon 2020 ci offre un quadro di riferimento e un benchmark rispetto al quale valutare le nostre strategie di cambiamento e innovazione.

I punti di forza della strategia UE 2020 sono:

  • Rafforzare la base scientifica Europea migliorando i risultati nella ricerca fondamentale, stimolando l’emergere di nuove tecnologie, incoraggiando gli scambi internazionali, lo sviluppo del capitale umano;
  • Accelerare la competitività e la leadership dell’industria Europea stimolando l’utilizzo di nuove tecnologie, migliorando l’accesso a capitale di rischio, sostenendo l’innovazione nelle PMI;
  • Aumentare il contributo della ricerca e dell’innovazione alla soluzione delle sfide sociali incombenti;
  • Offrire un supporto guidato dai bisogni degli utenti finali alle politiche di ricerca scientifica e tecnologica dell’unione;
  • Migliorare l’integrazione del triangolo della conoscenza tra: ricerca, addestramento dei ricercatori (Università) e innovazione.

È in questo quadro che Planetek 2020 avvia un percorso di rinnovamento e cambiamento, in linea con le scelte del passato – pensiamo ad esempio a Planetek Estesa – agli investimenti in ricerca e sviluppo e internazionalizzazione, agli sforzi realizzati per creare collegamenti stabili con le Università e i Centri di Ricerca attraverso gli spin-off GEO-K e GAP, che troveranno attraverso questa visione un nuovo valore e una migliore focalizzazione dei loro obiettivi.

Definito il quadro strategico dell’iniziativa è importante chiarire il “come”, cioè operativamente cosa cambiare di Planetek Italia per renderla più efficace nel (re)-interpretare tale scenario, e il “cosa”, e cioè cosa ci aspettiamo che sarà Planetek Italia alla fine di questo processo.

Perché si deve cambiare in un’azienda? Perché creare una nuova realtà significa creare un’imbarcazione che utilizza la tradizione e sfrutta l’innovazione. Quindi sfruttando tutto quello che funziona, si naviga per ricercare nuovi scenari, nuovi mercati e nuovi prodotti che permettono all’azienda non di galleggiare per sopravvivere, ma di crescere, grazie ad una nuova spinta a vele spiegate verso l’incognita del futuro.

Seppure 8 anni sembrano un intervallo di tempo breve, nel settore delle tecnologie rappresentano un lasso di tempo molto lungo. Per questo la nostra strategia 2020 prevede 3 fasi.

La prima fase, Planetek 2020.1, si propone di allineare il modello organizzativo alla implementazione di una Planetek Italia orientata agli Utenti. Di qui la scelta di superare l’organizzazione per tecnologie verticali della produzione e la separazione tra produzione e commerciale, con la definizione delle SBU, Unità di Business Strategiche, che rispondono ai bisogni del mercato.

Se questo risponde al bisogno di migliorare il nostro rapporto con i Mercati su cui ci muoviamo, o su cui già intendiamo muoverci, non risponde però alla necessità di cercare nuovi mercati e prodotti nuovi adatti a mercati emergenti. Per questo nella nuova organizzazione della Planetek Italia esiste un luogo dedicato, il “Design Lab”. Spetterà al Design Lab esplorare nuovi territori su cui Planetek Italia espanderà le sue capacità in futuro, trasformando in opportunità di mercato le visioni emergenti dal contesto di innovazione appena citato.

Cosa sarà la Planetek Italia alla fine di questo processo? Nelle intenzioni, una realtà in cui la capacità di adattamento è codificata e la gestione del cambiamento un’abitudine consolidata; nella sostanza, una specie industriale con molte più probabilità di evolvere e quindi sopravvivere alle trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche che affronteremo negli anni.

Come detto la forma segue la funzione, e la Planetek Italia rispetta questa legge.

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