“Insanity is doing the same things over and over again and expecting different result” diceva Albert Einstein.

Quindi non ci sono grosse differenze rispetto al 2011. Il motto potrebbe essere “Innovare nel segno della continuità”. Ad Asita2011 l’unica vera novità, come segnalai nel mio articolo,  fu la registrazione degli interventi e la creazione di un canale youtube Asita2011 con i video. Questa mattina (9 novembre) ho visto le statistiche e ci sono state oltre 10.000 visualizzazioni dei video 2011. Alle 16,00 di oggi erano già oltre 800 quelle relative ad Asita2012. Quindi quando si introduce una novità gradita questa riscuote successo. Mi auguro che la scarsa presenza a Vicenza sarà parzialmente compensata dagli accessi on-line.

Quest’anno il numero di interventi si è ridotto rispetto al 2011. Si sono avute numerose assenze tra i relatori che hanno disertato le sessioni. Gli eventi più seguiti sono stati quelli organizzati dalla Regione del Veneto con circa 130 partecipanti. Scarsa presenza sui social media (vedi la storia dei tweet). Il premio Licinio Ferretti messo a disposizione dalla Blom CGR è andato deserto (articolo su Geomedia qui). Ridotta la presenza delle aziende e scarsa affluenza di visitatori nell’area espositiva. La crisi si sente.

Ma vorrei subito sgomberare il campo da ogni dubbio. Se Asita fosse un’opera teatrale, potrei dire che il regista e gli attori non sono i principali imputati, il problema è che il testo non è più gradito al pubblico. Il problema sta negli autori, quindi, e non nella esecuzione dell’opera.

Ma chi sono gli autori? Le quattro Associazioni: AIC, AIT, AM/FM e Sifet.

Già nel mio articolo del 2011 mi interrogavo sul ruolo delle associazioni. Come cita Wikipedia “L’associazione è un ente costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche (gli associati) legate dal perseguimento di uno scopo comune”.

Che scopo hanno le quattro associazioni che hanno fondato ASITA? Sono nate molti anni fa, prima di Google Map, dei LiDAR, dei satelliti ad alta risoluzione, dei navigatori satellitari, di internet!… Oggi ha ancora senso una suddivisione della geomatica in 4 sottoclassi?

In questi anni si è avuta, per fortuna, una “volgarizzazione” della geomatica che ha fatto uscire dai centri di ricerca l’informazione geospaziale per portarla all’utilizzo quotidiano, pensiamo ai navigatori. Il crowdsourcing geografico ha visto crescere il ruolo dei singoli cittadini come produttori di informazione geospaziale al di fuori di ogni canone tradizionale.

Questo mondo che cambia mette in crisi i modelli classici e le rendite di posizione. Le bolle tradizionali si sgonfiano e nascono nuove tendenze che fanno aggregare nuovi soggetti, che prima erano estranei al mondo della informazione geospaziale. A Bologna durante lo Smart City Exbition l’informazione geospaziale era costantemente presente anche se nessuno utilizzava termini geomatici (leggi qui).

Quindi mi chiedo se ha senso ancora avere in Italia 4 associazioni scientifiche che raccolgono ognuna poche decine di associati con lo scopo di organizzare eventi che ormai raccolgono la partecipazione quasi esclusiva dei relatori e non sono in grado di attirare gli operatori di settori che potrebbero beneficiare di un corretto utilizzo dell’informazione geospaziale. Fare ricerca e condividerla solo nel mondo accademico non credo possa creare valore per la collettività.

Per il 2013 cosa si potrebbe fare? Ad esempio si potrebbero fondere le 4 associazioni in una unica associazione. A turno la presidenza viene ricoperta da un rappresentante del mondo scientifico, delle imprese e delle istituzioni pubbliche. Questa nuova associazione svolge un ruolo di promozione della geomatica attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi come webinar e videoconferenze che funzionano da traino alla conferenza annuale. Il sito dell’associazione è attivo tutto l’anno grazie al contributo degli associati che forniscono news, informazioni, contributi scientifici. Una volta l’anno organizza un evento della durata massima di 2 giorni. Ogni anno si sceglie un tema specifico applicativo e gli interventi della mattina solo legati al tema scelto. Se possibile, sulla base del tema scelto, la conferenza viene organizzata parallelamente ad un evento specialistico (energia, smart city, e-gov, social media). La mattina si organizza una sessione con esclusivamente interventi invitati di esperti internazionali che relazionano sul tema della conferenza e, a seguire, una tavola rotonda con interventi di soggetti qualificati. Il pomeriggio vengono organizzate alcune sessioni parallele specifiche dove intervengono ricercatori, aziende e utenti. L’accesso alla conferenza è libero.

Per il futuro è indispensabile introdurre delle innovazioni, significative, che possano dare smalto alla geomatica nazionale.

Un confronto su queste tematiche lo abbiamo già avviato con i colleghi di AM/FM. Ritengo che questo confronto debba coinvolgere tutte le associazioni.

Anche noi possiamo provare a contribuire alla sviluppo del sistema paese attraverso la semplificazione del mondo in cui lavoriamo.

Diamo l’esempio.

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